Intervista al M°Alessandro Cadario
In occasione della Master Class in preparazione dell'Orchestra Giovanile "Grappoli di Suoni tra le vigne di Franciacorta", tenutasi a Gussago sabato 22 e domenica 23 febbraio 2014, all'orchestra giovanile di Accademia Musical-Mente dal Maestro Alessandro Cadario e che vede in rete oltre a Musical-Mente anche l'Accademia Pietta di Passirano, la Scuola di Armonia Strikler di Rovato e il Centro di Formazione "Mosca" di Palazzolo, abbiamo posto al M° Cadario alcune domande:
D: Come si è trovato a lavorare con un’orchestra giovanile come quella di Musical-mente?
R: Molto bene. Quando si lavora con un’orchestra per la prima volta e si parte dall’inizio non si tratta di distruggere nulla ma costruire partendo dalle loro competenze, incanalando il loro entusiasmo nel modo giusto, tirando fuori da loro le cose che sanno già fare, rompendo un po’ la tradizione che nel far musica classica si debba essere per forza ingessati. Ho trovato molta passione nei ragazzi, ci siamo anche divertiti. La cooperazione e la rete ritengo siano esperienze molto significative e determinanti per crescere.
D: Approva quindi l’idea della rete?
R: Molto. La ritengo fondamentale perché va oltre la logica dell’orticello personale, tipica di alcuni operatori nel settore della musica. E’ un vantaggio per tutti. Musical-mente in questo senso con la sua rete di orchestre fa un lavoro vero e proprio di rottura verso un notevole arricchimento, come solo il confronto può dare e il tutto è a favore dei ragazzi. La musica d’insieme ne è un magnifico esempio. La musica per me è un meraviglioso modo di rompere tutti schemi comunicativi interpersonali che porta al di là dei propri limiti.
D: Come le sembra l’esperienza delle Orchestre di sistema in Italia?
R: Adattato circa tre anni fa, su sollecitazione di Abbado, il sistema venezuelano di Abreu al modello italiano ha ottenuto esiti straordinari. Il problema vero in Italia è che le risorse sono lasciate al buon cuore di alcuni privati e poco altro, ma il vero valore aggiunto di questo tipo di esperienza è che da subito non si studia lo strumento tout court, il solfeggio o la musica da soli ma la si affronta in gruppo, cooperando, sottolineando il valore del lavorare insieme. Un punto di vista, una filosofia diametralmente opposta al concetto di solista, in questa ottica l’esperienza orchestrale è centrale.
Inoltre il Maestro Cadario ha ritenuto idonei per l’ammissione all’Orchestra Giovanile di Milano alcuni ragazzi di Musical-Mente. Per motivi legati all'età sono stati definitivamente scelti per l’Orchestra Giovanile dei “Piccoli pomeriggi musicali di Milano”: Federica Fazio e Angela D'avolio che da questo mese faranno parte dell'organico per i concerti di fine stagione da musicisti avviando un lavoro orchestrale professionale.
a cura della Dott.ssa Paola Bellandi, Responsabile Ufficio Stampa “Musical-Mente”
D: Come si è trovato a lavorare con un’orchestra giovanile come quella di Musical-mente?
R: Molto bene. Quando si lavora con un’orchestra per la prima volta e si parte dall’inizio non si tratta di distruggere nulla ma costruire partendo dalle loro competenze, incanalando il loro entusiasmo nel modo giusto, tirando fuori da loro le cose che sanno già fare, rompendo un po’ la tradizione che nel far musica classica si debba essere per forza ingessati. Ho trovato molta passione nei ragazzi, ci siamo anche divertiti. La cooperazione e la rete ritengo siano esperienze molto significative e determinanti per crescere.
D: Approva quindi l’idea della rete?
R: Molto. La ritengo fondamentale perché va oltre la logica dell’orticello personale, tipica di alcuni operatori nel settore della musica. E’ un vantaggio per tutti. Musical-mente in questo senso con la sua rete di orchestre fa un lavoro vero e proprio di rottura verso un notevole arricchimento, come solo il confronto può dare e il tutto è a favore dei ragazzi. La musica d’insieme ne è un magnifico esempio. La musica per me è un meraviglioso modo di rompere tutti schemi comunicativi interpersonali che porta al di là dei propri limiti.
D: Come le sembra l’esperienza delle Orchestre di sistema in Italia?
R: Adattato circa tre anni fa, su sollecitazione di Abbado, il sistema venezuelano di Abreu al modello italiano ha ottenuto esiti straordinari. Il problema vero in Italia è che le risorse sono lasciate al buon cuore di alcuni privati e poco altro, ma il vero valore aggiunto di questo tipo di esperienza è che da subito non si studia lo strumento tout court, il solfeggio o la musica da soli ma la si affronta in gruppo, cooperando, sottolineando il valore del lavorare insieme. Un punto di vista, una filosofia diametralmente opposta al concetto di solista, in questa ottica l’esperienza orchestrale è centrale.
Inoltre il Maestro Cadario ha ritenuto idonei per l’ammissione all’Orchestra Giovanile di Milano alcuni ragazzi di Musical-Mente. Per motivi legati all'età sono stati definitivamente scelti per l’Orchestra Giovanile dei “Piccoli pomeriggi musicali di Milano”: Federica Fazio e Angela D'avolio che da questo mese faranno parte dell'organico per i concerti di fine stagione da musicisti avviando un lavoro orchestrale professionale.
a cura della Dott.ssa Paola Bellandi, Responsabile Ufficio Stampa “Musical-Mente”